giovedì 27 febbraio 2014

Ah, i giovani d'oggi... ;-)

Ore 14:00. Suona la campanella di fine delle lezioni, i ragazzi e le ragazze si apprestano ad uscire. Un gruppo di ragazzine si attarda per sistemare alcune cose. Mentre escono noto, tra le braccia di una di loro, un libro sottile, di color arancione con i bordi giallini. Vengo invaso da una valanga di ricordi, perché chiunque abbia suonato qualche strumento, o fatto un po' di solfeggio, sa di cosa sto parlando. Mi avvicino e le chiedo cosa suona; lei, sorpresa, mi dice che suona il piano, da parecchi anni. Le sue due compagne, solidali, cominciano a tesserne le lodi, dicendo che è bravissima, io sorrido e le dico che prima o poi mi deve far sentire qualcosa. 
Lei si schermisce, modesta e imbarazzata, ma credo che sotto sotto tutto questo le abbia fatto piacere.

E' brava a scuola, educata, intelligente e curiosa. Studia, legge tanto, suona e ottiene ottimi risultati. Almeno a giudicare dai discorsi che fa in classe, se ne frega altamente dei gossip e della moda, e usa la testa per ragionare con senso critico sulle cose.

Posso dire che in un mondo che ha l'abitudine di sparare a zero sui "giovani d'oggi, che sono molto peggio rispetto a quando ero giovane io", ragazze (e ragazzi) così sono la risposta migliore?

E lei è solo un esempio (m'è venuto da raccontarlo perché mi ha colpito il libro di musica), ma potrei fare un elenco lunghissimo di alunni e alunne che vogliono davvero un mondo migliore, e sono pronti/e a metterci la faccia e sporcarsi le mani per raggiungere quest'obiettivo. 

Sosteniamoli, 'sti benedetti ragazzi... buona giornata a tutti!

lunedì 17 febbraio 2014

Moderne Crociate Sanremesi

...io non sono un perfetto cristiano, ne sono consapevole. Non sono nemmeno un perfetto conoscitore del Cristianesimo, anche se l'ho studiato, lo studio e cerco di insegnarlo.

Però una cosa ce l'ho chiara in testa: il Cristianesimo, religione che esiste da più di duemila anni, non può aver "paura" di una canzone provocatoria scritta da un cantante provocatorio più di dieci anni fa. E non può invocare la censura (perchè di censura si tratta) sulla presenza di questo cantante a Sanremo attraverso petizioni, urla, e "svegliamoci" vari.

Perché la censura, le crociate e l'inquisizione sono strumenti sbagliati. Non funzionano. Fanno danni, molti più danni di quanti può farne un cantante canadese che canterà due canzoni (e NON quella incriminata, tra l'altro) sul palco di Sanremo.

Non ho nessuna intenzione di difendere Fazio e la Litizzetto, ma francamente indicarli come "servi di Satana" (come qualcuno ha fatto in questi giorni) lo trovo ridicolo e controproducente.

Citando Papa Francesco (nell'intervista con Scalfari):
"Il nostro obiettivo non è il proselitismo ma l’ascolto dei bisogni, dei desideri, delle delusioni, della disperazione, della speranza. Dobbiamo ridare speranza ai giovani, aiutare i vecchi, aprire verso il futuro, diffondere l’amore. Poveri tra i poveri. Dobbiamo includere gli esclusi e predicare la pace".

Credo che il Cristianesimo vero sia quello indicato dal Papa nell'intervista. Non la censura, non le barricate, non le crociate moderne.

Non ho la presunzione di insegnare niente a nessuno, vorrei solo che si riflettesse un po', e che non si perdessero di vista le cose davvero importanti.

Pace e bene! ;-)

lunedì 3 febbraio 2014

Desolazione vs Bellezza

Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà. All’esistenza di orrendi palazzi sorti all’improvviso, con tutto il loro squallore, da operazioni speculative, ci si abitua con pronta facilità, si mettono le tendine alle finestre, le piante sul davanzale, e presto ci si dimentica di come erano quei luoghi prima, ed ogni cosa, per il solo fatto che è così, pare dover essere così da sempre e per sempre. È per questo che bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore. (Peppino Impastato)

Prendo umilmente in prestito queste parole di Peppino Impastato, che spero mi perdonerà da lassù, per una piccola riflessione sui fatti di questi giorni.
Sono stati giorni terribili. Ci consideriamo civili, democratici, educati, e abbiamo messo in scena uno dei teatrini più indegni visti negli ultimi anni.
Non voglio entrare nel merito della questione politica - mi conoscete, e sapete come la penso - ma credo che sia il caso di fermarsi un attimo, tutti. Sono volate parole grosse, enormi, slogan fascisti, insulti sessisti, spintoni a deputate, insulti in risposta agli insulti di cui sopra, esortazioni all'offesa su noti blog di noti agitatori di folle, libri bruciati. Cose raccapriccianti. Non trovo altri termini. Raccapriccianti. Desolanti. E da parte di tutti, non solo del M5S (che pure ha fatto la sua parte, eh).

Credo che la bellezza vada riscoperta. Anche in politica. Forse soprattutto in politica. Perchè se perdiamo la bellezza, è la fine. Troppo a lungo è passato il messaggio che l'insulto, le urla, la "violenza" siano necessarie per farsi sentire. Non è vero. Non è assolutamente vero. L'insulto, le urla, la violenza non servono a niente. Il dialogo, serve. L'ascolto dell'altro, di qualunque idea politica sia. Il rispetto della dignità della PERSONA, prima di tutto, indipendentemente dal fatto che sia Grillino, Renziano, Berlusconiano o Alfaniano. Indipendentemente dal fatto che sia uomo o donna (ma questo mi fa ribrezzo scriverlo, se dopo tremila anni di evoluzione siamo ancora agli insulti sessisti...)! Serve rendersi conto che l'altro non è un nemico da combattere. Meno che mai se si vuole far politica. Serve rendersi conto che se ci sono delle regole, vanno rispettate anche se non piacciono. 

E - cari politici - serve rendersi conto che la vita reale della gente non è come la vostra. Una volta tanto, fateci vedere che oltre a litigare sapete anche fare qualcosa di buono per noi. Siete lì per questo, nel caso ve lo siate dimenticati. 

Fateci vedere che vi ricordate ancora cosa significa fare politica. Che quello slancio che ha portato molti di voi (non tutti!) a mettervi idealmente a servizio della comunità è ancora vivo. Fateci vedere questo, al di là del vostro colore politico.

Fateci vedere che la politica può e deve difendere la bellezza. Per favore.