martedì 24 dicembre 2019

Buon Natale (senza sensi di colpa)!

Chiunque legga giornali, riviste e pubblicazioni di ispirazione cattolica, o anche semplicemente chiunque frequenti gli ambienti ecclesiali, negli ultimi vent'anni si sarà imbattuto, nel periodo che precede il Natale, in articoli, riflessioni ed omelie che - in toni più o meno misurati - puntano il dito contro il fatto che ormai Natale sia diventato una festa consumistica, che ci si dimentica dell'Essenziale, che non si festeggia più la Nascita di Gesù ma ci si perde nel turbine dei regali, eccetera eccetera eccetera. 

Il che è tutto vero e sacrosanto, eh. Niente da dire. Però.

Però, onestamente, sono più di vent'anni che sento dire e vedo scrivere queste cose, ed inizio ad essere un po' stufo. Perché non sono affatto convinto che il continuo rimarcare tutto questo (con conseguente senso di colpa indotto) aiuti poi molto a vivere bene il Natale. 

E' vero, il Natale è altro. Il Natale è la nascita di Dio in terra, è Dio che si fa uomo in Gesù per noi, è sostanzialmente il grande progetto d'Amore di Dio nei confronti dell'umanità. 

E allora mi piacerebbe che invece di continuare ad evidenziare quello che non va (che poi spesso il tutto si riduce a far emergere inutili e controproducenti sensi di colpa), negli articoli/riflessioni/omelie si ponesse l'accento su quanto è incredibile, quanto è pazzesco, quanto è divino un Amore che diventa bambino, povero tra i poveri, ultimo tra gli ultimi, Dio/Uomo tra gli uomini. E basta. Tutto il contorno, consumistico e sfrenato, davanti a questo Evento sfuma da solo, senza bisogno di puntare il dito ogni anno. 

Il Natale, col suo silenzio, è più forte di qualunque fracasso consumistico, non c'è bisogno di difenderlo, va solo assaporato.

E' l'Amore in mezzo a noi. Cos'altro può servire?

Buon Natale a tutti voi!