mercoledì 28 maggio 2014

Il crocifisso delle Alpi (o del Po, o del Nord, fate voi)

Leggo di un elettore, a Noale (Venezia), che si rifiuta di votare se dall'aula non viene eliminato il crocifisso. Io, insegnante di religione e cristiano cattolico, che il crocifisso cerco di portarmelo dentro al cuore e nella vita di tutti i giorni (con tutte le difficoltà, le mancanze che ho e i peccati che commetto), sorrido tra il divertito e l'amareggiato davanti ad una notizia del genere, e mi limito a rilevare che è una richiesta piuttosto stupida (querelatemi pure, ma sono pronto a ripeterlo, è una richiesta stupida). 
Il tutto poteva finire lì, per quanto mi riguarda.

Se non fosse che... se non fosse che oggi - per puro caso - leggo che a prendere le difese del crocifisso - e in toni anche piuttosto veementi, per non dire violenti - è Matteo Salvini, segretario della Lega Nord. E allora non posso più lasciar correre, perchè QUESTO mi dà davvero fastidio. Molto più della (sciocca) richiesta di rimozione del crocifisso da parte di un elettore di Noale. Mi dà molto più fastidio, perchè è un uso strumentale del crocifisso. Perchè sentire una persona che lascerebbe volentieri affogare tutti gli immigrati nel Mediterraneo (e che anzi, se potesse probabilmente li affonderebbe personalmente a cannonate) difendere il suddetto crocifisso mi fa venire il voltastomaco.

Caro Salvini, se vuoi difendere il crocifisso, inizia a renderti conto che quel corpo appeso alla croce (secondo la dottrina cristiana) è lì per la salvezza dell'umanità intera. Intera. Di qualunque uomo, che sia cristiano o meno. E' morto affinchè si possano salvare anche gli estremisti islamici. E' morto affinchè si possa salvare anche l'elettore (presumibilmente ateo e anti-cristiano) di Noale. E pensa - cosa ancor più clamorosa - è morto affinchè si possano salvare anche le persone come te e Borghezio. E pensa che l'idea di "rifiutare" chi non è italiano di certo non fa parte della dottrina cristiana, che tu sbandieri e dici di difendere (evidentemente senza conoscerla).

Basta, mi fermo qui, ognuno tragga le proprie conclusioni. Ma sarebbe carino che prima di inveire contro il crocifisso in nome della laicità dello stato, o peggio ancora prima di difenderlo utilizzandolo come "strumento" elettorale anti-immigrazione, si cercasse di capire QUALE SIA DAVVERO il messaggio che quel crocifisso porta. Che è un messaggio di Amore, prima di qualsiasi altra cosa.


martedì 27 maggio 2014

Ci sono notizie - completamente inaspettate - che ti raggiungono con la violenza di una pugnalata. E anche se non sei direttamente coinvolto, fanno comunque un male cane, fanno tanto tanto tanto male. Perché ci avresti messo la mano sul fuoco, perché non te l'aspettavi, perché pensi alla sofferenza che ne viene e ne verrà, perché... per mille motivi.

So che probabilmente non leggerete mai queste righe, ma sappiate che la mia (la nostra!) preghiera ci sarà sempre, per tutti e tre.

Vi vogliamo bene.

venerdì 16 maggio 2014

Prof. Caparezza

Se c'è una categoria professionale che dovrebbe ringraziare Caparezza, beh, decisamente siamo noi insegnanti.
Perchè in mezzo ad una pletora di rapper che "vengono dalla strada" e con questa scusa sputacchiano tre rime insipide sul fatto che "la scuola della vita" conta infinitamente più della scuola vera e propria (e che quindi quest'ultima - e conseguentemente la cultura - non vale quasi niente), lui è l'unico che:
  1. utilizza un linguaggio incredibilmente ricco, corretto e forbito (ditemi voi quale cantante oggi fa uso del termine "sciapo", tanto per citarne uno);
  2. si permette di fare un intero pezzo su Filippo Argenti (VIII Canto dell'Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri);
  3. dedica tutta una canzone a Van Gogh, citando peraltro Zola, Shakespeare, Dickens e Gauguin;
  4. compone un pezzo autobiografico sull'importanza della scrittura (a mano!), della fantasia e della capacità di creare mondi scrivendo su fogli di carta.

...se consideriamo che c'è chi "fumo un po' e dopo gioco a Pes" (che peraltro rima con "Pato, Mexes, Messi, Valdes", oh, che meraviglia artistica) o che c'è chi "Ogni cosa c'ha il suo tempo chi ha pazienza ne uscirà vado avanti e non ci penso questo inverno passerà" (mamma che capolavoro), beh, come minimo Caparezza è da premio Nobel per la letteratura.