venerdì 16 maggio 2014

Prof. Caparezza

Se c'è una categoria professionale che dovrebbe ringraziare Caparezza, beh, decisamente siamo noi insegnanti.
Perchè in mezzo ad una pletora di rapper che "vengono dalla strada" e con questa scusa sputacchiano tre rime insipide sul fatto che "la scuola della vita" conta infinitamente più della scuola vera e propria (e che quindi quest'ultima - e conseguentemente la cultura - non vale quasi niente), lui è l'unico che:
  1. utilizza un linguaggio incredibilmente ricco, corretto e forbito (ditemi voi quale cantante oggi fa uso del termine "sciapo", tanto per citarne uno);
  2. si permette di fare un intero pezzo su Filippo Argenti (VIII Canto dell'Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri);
  3. dedica tutta una canzone a Van Gogh, citando peraltro Zola, Shakespeare, Dickens e Gauguin;
  4. compone un pezzo autobiografico sull'importanza della scrittura (a mano!), della fantasia e della capacità di creare mondi scrivendo su fogli di carta.

...se consideriamo che c'è chi "fumo un po' e dopo gioco a Pes" (che peraltro rima con "Pato, Mexes, Messi, Valdes", oh, che meraviglia artistica) o che c'è chi "Ogni cosa c'ha il suo tempo chi ha pazienza ne uscirà vado avanti e non ci penso questo inverno passerà" (mamma che capolavoro), beh, come minimo Caparezza è da premio Nobel per la letteratura.

6 commenti:

  1. Pardon... aspetterò la sua ispirazione per il prossimo, allora :D

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  2. prof lo ammetta che dopo il pezzo che le ho fatto sentire in classe quest'anno, il rap italiano l'ha un po' rivalutato ahahah
    lorenzo audino 4^e

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